Il sottosuolo è un luogo sia fisico che mentale: gli speleologi lo trasformano da entità immaginata in luogo finito e concreto, strappando al buio brandelli di luce di conoscenza. Luoghi che non esistono sulle carte geografiche vengono poco alla volta esplorati, nominati, rilevati, diventando parte di una mappa mentale. Ma dopo il primo passo, che rende reali i luoghi esplorati, gli speleologi da una parte ed i divulgatori dall'altra si trovano di fronte al difficile compito della rappresentazione. Come descrivere un luogo alineo se non si condividono comuni termini, esperienze, sensazioni? Il lavoro del divulgatore diventa quindi quasi "antropologico", se riconosciamo all'antropologia la funzione di traduzione di culture. Bisogna tradurre nella lingua di coloro che ascoltano esperienze ed ambienti a loro sconosciuti.

La rassegna di quest'anno è dedicata proprio alla rappresentazione del monto sotterraneo o meglio ad alcune tipologie di mondo sotterraneo. Oltre al mondo della Speleologia il Gruppo Grotte Treviso in collaborazione con l'associazione La Venta affronta quest'anno anche quello delle miniere e dell'attività estrattiva grazie ad una straordinaria Mostra che espone le copertine originali de La Domenica del Corriere dedicate ai grandi eventi ed alle grandi tragedie del secolo scorso.

La rassegna declina il tema generale di RetEventi Cultura 2013 "Dare forma alle idee" attraverso la rappresentazione del mondo nascosto, passando dai disegni di Beltrame del secolo scorso alle tecniche di fotografia tridimensionale, dalla comunicazione del reale per superare l'immaginario alla creazione del sogno attraverso la realtà.