Attività svolta il: 13/07/2014

Torniamo per toglierci il dubbio sul salone (ri)trovato la volta precedente (vedi racconto). Stavolta ci siamo ricordati la corda per l'ingresso e siamo più veloci. Arriviamo in zona del camino ed iniziamo a prendere una nuova poligonale per confermare i dati su cui avevo delle perplessità.

Salita, strettoia, salita in strettoia, discesa, salita, strettoia, saletta, strettoia, saletta, buca da lettere, tronco di galleria, pozzetto stretto, saletta, cunicolo, salita in buca da lettere, cunicolo disagevole ed eccoci al punto di partenza!

Tutto sommato con il DistoX il rilievo non ha portato via molto tempo alla progressione che già di suo è molto lenta visti i passaggi disagevoli. Prima Dado, poi io, Sandro, Massimo ed Andrea passiamo l'ennesima strettoia verso la galleria superiore ed il salone. Pausa pranzo, siamo già infangati per bene. Con Dado rilevo l'arrivo d'acqua che entra nel salone, prosegue per qualche decina di metri poi stringe troppo; ci sono segni di rilievo ma non risulta in cartografia.

Torniamo al salone, decidiamo di infilarci in un passaggetto visto da Dado la volta scorsa, puntiamo a chiudere un anello e tornare negli Argilloni a Sinistra senza tornare sulle nostre tracce. Continuo a rilevare per capire se stiamo andando nella direzione giusta e si, ne sono quasi sicuro. Invece no, pian piano divergiamo di qualche grado dall'unico percorso conosciuto in zona e ci accorgiamo di essere entrati in una zona mai vista, non solo da noi e da Dado, che il Castel lo conosce bene, ma da nessuno. Ambienti di crollo, piccoli tronchi di galleria, un mini-laghetto su una lama di argilla, ci entusiasmiamo! Proseguiamo e sbuchiamo sulla parte alta di un meandro profondo 6-7 metri, concludiamo qui il rilievo con un caposaldo perché la curiosità prende il sopravvento. Ci caliamo sul fondo, è fossile, le pareti sono concrezionate. Istintivamente continuiamo verso nord, va avanti ed è largo mediamente 80 cm, ai lati partono un paio di meandrini che chiudono poco dopo.

Proseguiamo nel meandro principale ed arriviamo in una zona complessa, sopra di noi una decina di metri di vuoto con degli arrivi d'acqua ed enormi massi, altri 10 metri sotto di noi un meandro attivo ed ancora massi di crollo. Trovo il modo di scendere alla base, sorpresa, c'è una cascatella con pavimento completamente concrezionato, oltre il meandro sembra proseguire ma per oggi evitiamo di andarci per non rovinare le concrezioni (siamo estremamente infangati), ci giriamo ed il meandrino scende, altri arrivi, più giù stringe troppo per gli umani.

È tardi, siamo presi dall'esplorazione ma bisogna tornare. Più facile da dire che da fare! Per una decina di minuti cerchiamo di ritrovare il percorso verso il meandro, ci siamo persi, poi capiamo l'errore e torniamo indietro (siamo entrati in un altro tronco di galleria???). Guadagniamo nuovamente il meandro e decidiamo di non seguirlo verso sud, tentando la sorte, ma di risalirlo ed uscire da dove siamo arrivati, ripercorrendo a ritroso tutte le strettoie ed i passaggi bassi.

Anche se non abbiamo chiuso l'anello che ci eravamo immaginati (e che sicuramente c'è) siamo decisamente entusiasti. La sovrapposizione del rilievo alla cartografia esistente conferma che stiamo puntato in una zona nuova, siamo praticamente sopra agli Inferiori a Monte, vuoi vedere che quel meandro……… alla prossima puntata!

Author: Alberto Righetto