Attività svolta il: 05/10/2014

Castel_Ikea_5L'uscita precedente aveva lasciato in sospeso alcuni interrogativi: primo di tutti era quello della piastrina con anello di corda trovato in testa ad un pozzo, nel nuovo Ramo Ikea.

Si dice che la curiosità è femmina; bene in questo caso la curiosità è speleo.

Giro di messaggi su whatsapp e si organizza l'uscita per domenica.

I baldi esploratori, oltre al sottoscritto, sono Carlo e Federico.

Alberto, Dado e Andrea per questa volta snobbano il caldo fango del Montello, preferendo la fredda roccia del Canin (vedi il racconto).

Giovedì in sede chiedo a Dado le indicazioni per arrivare al fantomatico anello di corda. La volta precedente avevo bivaccato alla Sala da The con Lorena quindi non avevo la benché minima idea di dove fosse questo posto. Speriamo bene, penso.

Domenica mattina partiamo, arzilli e super motivati, alla volta del Castel Sotterra, non prima di aver fatto la tradizionale colazione al solito bar di Giavera.

Ci cambiamo rapidamente e poco prima delle 10 entriamo. Nonostante l'andatura turistica, il meandro degli argilloni ed i sacchi non così leggeri, alle 12 circa siamo alla Sala da The. E non siamo soli; infatti in un angolino della sala c'è un pipistrello che sonnecchia tranquillo.

Castel_Ikea_1Dopo una piccola pausa partiamo per il Ramo Ikea. Ci buttiamo subito in quella che sembra la prosecuzione indicata da Dado e…..ci ritroviamo alla Sala da The. Torniamo sui nostri passi e dopo un attimo Carlo trova la strada giusta. Passiamo in un altro ambiente molto grande con alcuni ometti messi lì la volta precedente. Che dire. E' una zona molto complessa. C'è veramente di tutto: pipistrelli ( ben due..), meandrini, pozzi , ex pozzi, sfondamenti, zone aeree, zone basse….non c'è che da scegliere. Appunto; non sappiamo più che direzione prendere per andare alla ricerca della fantomatica piastrina. Carlo cerca in una direzione, Federico cerca nelle zone sottostanti ed io provo dei passaggi alti. Niente da fare. Andiamo comunque avanti. Ad un certo punto Carlo mi chiama e mi fa vedere un'apertura di circa un metro di diametro con un pozzo, che stimato con il profondimetro sarà di circa 15-20 mt. Mentre decido cosa fare, Carlo mi chiama nuovamente. Vado da lui mi ritroviamo alla base di un pozzo, un bel pozzo di circa 25 mt e quasi alla sommità si intravvedono delle aperture.

Castel_Ikea_3Inoltre quasi alla base del pozzo ci sono delle stalattiti, una piccola vela ed una colonna alta circa 2 mt.

Probabilmente questa zona è già stata vista nella precedente uscita ma l'emozione c'è, comunque. Lasciamo il pozzo (assieme all'interrogativo- dove andrà a finire?) e risalendo di pochi metri, seguendo Federico, scorgiamo un altro ometto che ci indica la via alla sala successiva. Anche qui la situazione è complessa. C'è di tutto….tranne la nostra agognata piastrina. Ci dividiamo di nuovo. E di nuovo nulla di fatto. Oggi non è giornata. Mentre Carlo si infila in un cunicolo io faccio alcune foto, di una zona che alla luce del mio led si presenta profonda una decina di metri con prosecuzioni a destra e sinistra. Ma il Castel Sotterra non finisce mai, penso. Vedo Federico che si intrufola nel cunicolo, seguendo Carlo.

Castel_Ikea_4Gli vado dietro. Dopo uno sfondamento, mi infilo in un budello di circa un metro di diametro e stranamente da un certo punto in poi non c'è più fango. Anzi troviamo una zona che reca i segni di una piccola vaschetta ora completamente asciutta ma costellata ai lati da cristalli che a me sembrano di aragonite (intuizione facilmente smentibile..).

Trovando una zona molto stretta e cominciando a sentire un po' di fatica, Carlo fa dietro-front e così usciamo dal cunicolo. Sono quasi le due del pomeriggio e cominciamo a sentire un po' di freddo e stanchezza. Abbandoniamo l'idea di scendere il pozzo e ci riportiamo alla Sala da The, fermandoci per un panino ed un buon the caldo.

Poco dopo le tre riprendiamo la strada verso l'uscita sempre con andatura turistica siamo fuori verso le sei di sera con ancora il sole ad attenderci.

Non abbiamo raggiunto l'obbiettivo che ci eravamo fissati, ma chissenefrega. Ci siamo divertiti, e questo è l'importante. La grotta non scappa, e neanche la piastrina.

 

Testo e foto di Federico Narduzzi

Author: Alberto Righetto